Perchè a Salerno non ci sono rifiuti per strada (ancora per poco)
In questi giorni di
programmata emergenza rifiuti, sui mass media si è spesso sentito parlare di Salerno come di un'isola felice.
Il documento seguente (ripreso dal sito del
Laboratorio Diana) fa un pò di chiarezza:
La lettera di denuncia sul caso Salerno del consigliere comunale Fausto Morrone inviata a massimi organi dello stato.
Al Presidente del Consiglio dei Ministri
On. Romano Prodi
Al Ministro dell'Ambiente
On. Alfonso Pecoraro Scanio
Al Presidente della Giunta Regionale della Campania
On. Antonio Bassolino
Al Commissario Straordinario di Governo
Dott. Gianni De Gennaro
Oggetto: situazione dei rifiuti a Salerno
Sono costretto a rivolgermi alle Autorità in indirizzo, poiché in questi giorni, in Campania, stiamo assistendo alla sagra dell'ipocrisia e della demagogia, le quali prevalgono ampiamente nelle cronache quotidiane della grave crisi apertasi sulla questione rifiuti.
La mia non vuole essere una critica agli organi di informazione, ma a chi, furbescamente, conoscendo bene l'animo umano, rilancia la sua azione populistica, consapevole che in emergenza nessuno si chiede il perché di certe situazioni e che elementi notevoli di malagestione facilmente possono essere deformati in dettagli insignificanti.
La mia preoccupazione è che tutto ciò possa instradare falsamente l'azione del nuovo Commissario di Governo, Dott. Gianni De Gennaro, facendo fallire anche questa brillante scelta dell'esecutivo nazionale.
Noto, infatti, che da più parti si segnala il cosiddetto 'modello Salerno'.
Provo, pertanto, a spiegare come funziona questo 'miracolo nazionale'.
Intanto, segnalo che Salerno
è tra le città italiane a più basso tasso di raccolta differenziata e l'attuale Sindaco, On. Vincenzo De Luca, che governa l'Amministrazione del capoluogo da circa un
ventennio, si è sempre opposto ad essa , fino a quando il Commissariato, unitamente al sindacato, non l'ha imposta con la istituzione di apposite isole ecologiche.
Inoltre, il medesimo parlamentare è quello che, indossando la fascia tricolore, ha capeggiato varie rivolte popolari nel salernitano contro gli impianti di termovalorizzazione e di C.D.R. negli anni passati: tutti possiamo cambiare idea e, nel suo caso, è un bene che sia capitato.
Ma come fa questo amministratore prodigio a mantenere la sua città pulita in un momento di tanta acuta crisi?
Provo a spiegarlo brevemente:
- ha imposto, sfruttando il suo ampio potere politico, che l'impianto di tritovagliatura (che opera in una condizione di disastro ambientale) di
Giffoni Valle Piana (Sardone) ospitasse il 50% della produzione giornaliera di rifiuti del capoluogo, accumulando centinaia di migliaia di euro di debito rendicontati e mai pagati;
- con la medesima prepotenza ha ottenuto che l'altro 50% della produzione giornaliera fosse avviata alla discarica di
Serre (stiamo parlando di circa 200 tonnellate di rifiuti 'tal quale' al giorno assorbite dai due impianti), anche questi rendicontati e mai pagati;
- ha attrezzato tre siti di stoccaggio, realizzati con risorse del Consorzio di Bacino Sa2 (per un costo di circa 1 milione di euro);
- lo stesso Consorzio è stato costretto a dislocare per anni circa 100 unità giornaliere del suo organico per la raccolta dei rifiuti non umidi nel capoluogo, raggiungendo un credito, mai onorato dal Comune, di circa 5 milioni di euro.
Facendo un conto da 'lavandaia' siamo ad un credito non riscosso dal Consorzio che è facile quantificare in circa
7 milioni di euro, tanto che quest'ultimo ente è a sua volta debitore, nei confronti dell'INPDAP, di somme cospicue per contributi dei lavoratori non versati.
Deficit, questo, che sicuramente si moltiplicherà se solo si considera che i lavoratori hanno iniziato un contenzioso giudiziario per rivendicare la copertura previdenziale.
Ho letto, infine, che il Consorzio di Bacino Sa2 sarebbe tra i pochi che non hanno costruto società satelliti.
Un altro mito da sfatare:
le società gemmate sono ben tre (ASER , GESCO , ISOAMBIENTE e quest'ultima opera con i mezzi dello stesso Consorzio) a cui vanno aggiunte alcune cooperative.
Inoltre, l'Ente di Bacino, pur avendo un organico di ben 230 unità, ha assunto
una cinquantina di lavoratori interinali per compensare una quota di dipendenti 'variamente distratti altrove'.
La cosa più inquietante, e che ho avuto modo già di segnalare, con scarsa fortuna per la rapidità degli accertamenti, è che
tra i dipendenti è facile scorgere persone legate da vincoli di parentela a ben noti personaggi della camorra salernitana del calibro di Panella, D'Agostino e Persico.
Non riesco a percepire se queste presenze sono casuali, ma fossi in De Luca utilizzerei maggiore cautela quando afferma: 'da noi la camorra è lontana dal ciclo dei rifiuti'.
A questo va aggiunto che, nonostante i debiti non onorati dal Comune di Salerno, esso ha imposto un aumento della
TARSU per l'anno 2008 di ben il 67%, forzando la disciplina varata dal Parlamento a fine anno.
Ciò detto, solo per evitare facile propaganda, mi chiedo: ma quale amministratore, fruendo dei medesimi privilegi, non riuscirebbe a mantenere la sua città pulita? E quando si chiuderà la fase di commissariamento straordinario che cosa succederà con tutti i debiti suddetti? Non è lecito pensare che il termovalorizzatore a Salerno serva solo a bruciare immondizia indifferenziata e ad accumulare risorse?
Pertanto, mi permetto di suggerire alle Autorità in indirizzo che, nel fissare le strategie, tengano in scarsa considerazione le dichiarazioni pubbliche rilasciate, intrise di populismo, falsità e demagogia, e si concentrino a verificare nel dettaglio e direttamente le varie situazioni territoriali.
Nell'attesa, porgo distinti saluti.
Salerno, 11.01.2008
Fausto Morrone
P.s. la lettera è interessante per via dei contenuti, l'estensore invece, Fausto Morrone, in passato dirigente della CGIL, si qualifica invece per quello che è con queste frasi, che sottolineo nel caso vi fossero sfuggite:
"La mia preoccupazione è che tutto ciò possa instradare falsamente l'azione del nuovo Commissario di Governo, Dott. Gianni De Gennaro, facendo fallire anche questa
brillante scelta dell'esecutivo nazionale."
"Inoltre, il medesimo parlamentare è quello che, indossando la fascia tricolore, ha capeggiato varie rivolte popolari nel salernitano contro gli impianti di termovalorizzazione e di C.D.R. negli anni passati: tutti possiamo cambiare idea e,
nel suo caso, è un bene che sia capitato."