Emergenza rifiuti? ora basta!

Ultimo Aggiornamento: 12/02/2009 16:32
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12/02/2009 15:07


Perchè a Salerno non ci sono rifiuti per strada (ancora per poco)

In questi giorni di programmata emergenza rifiuti, sui mass media si è spesso sentito parlare di Salerno come di un'isola felice.
Il documento seguente (ripreso dal sito del Laboratorio Diana) fa un pò di chiarezza:

La lettera di denuncia sul caso Salerno del consigliere comunale Fausto Morrone inviata a massimi organi dello stato.

Al Presidente del Consiglio dei Ministri
On. Romano Prodi
Al Ministro dell'Ambiente
On. Alfonso Pecoraro Scanio
Al Presidente della Giunta Regionale della Campania
On. Antonio Bassolino
Al Commissario Straordinario di Governo
Dott. Gianni De Gennaro

Oggetto: situazione dei rifiuti a Salerno

Sono costretto a rivolgermi alle Autorità in indirizzo, poiché in questi giorni, in Campania, stiamo assistendo alla sagra dell'ipocrisia e della demagogia, le quali prevalgono ampiamente nelle cronache quotidiane della grave crisi apertasi sulla questione rifiuti.
La mia non vuole essere una critica agli organi di informazione, ma a chi, furbescamente, conoscendo bene l'animo umano, rilancia la sua azione populistica, consapevole che in emergenza nessuno si chiede il perché di certe situazioni e che elementi notevoli di malagestione facilmente possono essere deformati in dettagli insignificanti.
La mia preoccupazione è che tutto ciò possa instradare falsamente l'azione del nuovo Commissario di Governo, Dott. Gianni De Gennaro, facendo fallire anche questa brillante scelta dell'esecutivo nazionale.
Noto, infatti, che da più parti si segnala il cosiddetto 'modello Salerno'.
Provo, pertanto, a spiegare come funziona questo 'miracolo nazionale'.
Intanto, segnalo che Salerno è tra le città italiane a più basso tasso di raccolta differenziata e l'attuale Sindaco, On. Vincenzo De Luca, che governa l'Amministrazione del capoluogo da circa un ventennio, si è sempre opposto ad essa , fino a quando il Commissariato, unitamente al sindacato, non l'ha imposta con la istituzione di apposite isole ecologiche.
Inoltre, il medesimo parlamentare è quello che, indossando la fascia tricolore, ha capeggiato varie rivolte popolari nel salernitano contro gli impianti di termovalorizzazione e di C.D.R. negli anni passati: tutti possiamo cambiare idea e, nel suo caso, è un bene che sia capitato.
Ma come fa questo amministratore prodigio a mantenere la sua città pulita in un momento di tanta acuta crisi?
Provo a spiegarlo brevemente:
- ha imposto, sfruttando il suo ampio potere politico, che l'impianto di tritovagliatura (che opera in una condizione di disastro ambientale) di Giffoni Valle Piana (Sardone) ospitasse il 50% della produzione giornaliera di rifiuti del capoluogo, accumulando centinaia di migliaia di euro di debito rendicontati e mai pagati;
- con la medesima prepotenza ha ottenuto che l'altro 50% della produzione giornaliera fosse avviata alla discarica di Serre (stiamo parlando di circa 200 tonnellate di rifiuti 'tal quale' al giorno assorbite dai due impianti), anche questi rendicontati e mai pagati;
- ha attrezzato tre siti di stoccaggio, realizzati con risorse del Consorzio di Bacino Sa2 (per un costo di circa 1 milione di euro);
- lo stesso Consorzio è stato costretto a dislocare per anni circa 100 unità giornaliere del suo organico per la raccolta dei rifiuti non umidi nel capoluogo, raggiungendo un credito, mai onorato dal Comune, di circa 5 milioni di euro.

Facendo un conto da 'lavandaia' siamo ad un credito non riscosso dal Consorzio che è facile quantificare in circa 7 milioni di euro, tanto che quest'ultimo ente è a sua volta debitore, nei confronti dell'INPDAP, di somme cospicue per contributi dei lavoratori non versati.
Deficit, questo, che sicuramente si moltiplicherà se solo si considera che i lavoratori hanno iniziato un contenzioso giudiziario per rivendicare la copertura previdenziale.
Ho letto, infine, che il Consorzio di Bacino Sa2 sarebbe tra i pochi che non hanno costruto società satelliti.
Un altro mito da sfatare: le società gemmate sono ben tre (ASER , GESCO , ISOAMBIENTE e quest'ultima opera con i mezzi dello stesso Consorzio) a cui vanno aggiunte alcune cooperative.
Inoltre, l'Ente di Bacino, pur avendo un organico di ben 230 unità, ha assunto una cinquantina di lavoratori interinali per compensare una quota di dipendenti 'variamente distratti altrove'.
La cosa più inquietante, e che ho avuto modo già di segnalare, con scarsa fortuna per la rapidità degli accertamenti, è che tra i dipendenti è facile scorgere persone legate da vincoli di parentela a ben noti personaggi della camorra salernitana del calibro di Panella, D'Agostino e Persico.
Non riesco a percepire se queste presenze sono casuali, ma fossi in De Luca utilizzerei maggiore cautela quando afferma: 'da noi la camorra è lontana dal ciclo dei rifiuti'.
A questo va aggiunto che, nonostante i debiti non onorati dal Comune di Salerno, esso ha imposto un aumento della TARSU per l'anno 2008 di ben il 67%, forzando la disciplina varata dal Parlamento a fine anno.
Ciò detto, solo per evitare facile propaganda, mi chiedo: ma quale amministratore, fruendo dei medesimi privilegi, non riuscirebbe a mantenere la sua città pulita? E quando si chiuderà la fase di commissariamento straordinario che cosa succederà con tutti i debiti suddetti? Non è lecito pensare che il termovalorizzatore a Salerno serva solo a bruciare immondizia indifferenziata e ad accumulare risorse?
Pertanto, mi permetto di suggerire alle Autorità in indirizzo che, nel fissare le strategie, tengano in scarsa considerazione le dichiarazioni pubbliche rilasciate, intrise di populismo, falsità e demagogia, e si concentrino a verificare nel dettaglio e direttamente le varie situazioni territoriali.
Nell'attesa, porgo distinti saluti.
Salerno, 11.01.2008
Fausto Morrone

P.s. la lettera è interessante per via dei contenuti, l'estensore invece, Fausto Morrone, in passato dirigente della CGIL, si qualifica invece per quello che è con queste frasi, che sottolineo nel caso vi fossero sfuggite:
"La mia preoccupazione è che tutto ciò possa instradare falsamente l'azione del nuovo Commissario di Governo, Dott. Gianni De Gennaro, facendo fallire anche questa brillante scelta dell'esecutivo nazionale."
"Inoltre, il medesimo parlamentare è quello che, indossando la fascia tricolore, ha capeggiato varie rivolte popolari nel salernitano contro gli impianti di termovalorizzazione e di C.D.R. negli anni passati: tutti possiamo cambiare idea e, nel suo caso, è un bene che sia capitato."




[Autore: Daniele]
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12/02/2009 15:08


Scusa, lascia perdere la politica: a cagliari sono al porto destre, sinistre e indipendentisti.



Vi do qualche notizia su Mauro Pili:

Il ciarlatano iglesiente in tema di rifiuti è quanto di peggio ci sia in circolazione.
Il peggiore degli esempi.
Da sindaco di Iglesias si rifiutava di realizzare la discarica perchè voleva evitare provvedimenti impopolari e conferiva i "suoi" rifiuti nella discarica consortile di Carbonia.
Una vergogna!
Ora me lo vedo con lo stesso abito che aveva durante la campagna elettorale contro Soru... ricordate quello blu che metteva con le scarpe da tennis bianche, togliere le cime della nave che deve attraccare al porto.
Ridicolo.
E' un mistificatore.
E io dovrei andare appresso a questa gente.
ma per favore

Pier Luigi
Consigliere comunale PD Carbonia


[Autore: Ghigo Di Pasquale]
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12/02/2009 15:09



Scusa, lascia perdere la politica: a cagliari sono al porto destre, sinistre e indipendentisti.



Vi do qualche notizia su Mauro Pili:

Il ciarlatano iglesiente in tema di rifiuti è quanto di peggio ci sia in circolazione.
Il peggiore degli esempi.[...]
E io dovrei andare appresso a questa gente.
ma per favore

Pier Luigi
Consigliere comunale PD Carbonia


a) quando ho scritto "destre" non intendevo Pili;
b) è lui che si è accodato a chi già si era organizzato per manifestare civile dissenso;
c) io sarei andata (l'orario serale non me l'ha consentito) in quanto cittadina, come tanti altri presenti.

Barbara
Consigliere di Casa Sua.



[Autore: Blixa]
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12/02/2009 15:09




Scusa, lascia perdere la politica: a cagliari sono al porto destre, sinistre e indipendentisti.



Vi do qualche notizia su Mauro Pili:

Il ciarlatano iglesiente in tema di rifiuti è quanto di peggio ci sia in circolazione.
Il peggiore degli esempi.[...]
E io dovrei andare appresso a questa gente.
ma per favore

Pier Luigi
Consigliere comunale PD Carbonia


a) quando ho scritto "destre" non intendevo Pili;
b) è lui che si è accodato a chi già si era organizzato per manifestare civile dissenso;
c) io sarei andata (l'orario serale non me l'ha consentito) in quanto cittadina, come tanti altri presenti.

Barbara
Consigliere di Casa Sua.




Togliere le cime di una nave che attracca con l'autorizzazione del governo nazionale e regionale non è "civile dissenso".

pier luigi


[Autore: Ghigo Di Pasquale]
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12/02/2009 15:10

16:35 Prodi: "E' ora di finirla"

"E' ora di finirla", ha tuonato Prodi. "Nei prossimi giorni le autorità della Regione Campania prenderanno contatti con varie autorità regionali e vari termovalorizzatori per risolvere questa emergenza che è una vergogna per tutta l'Italia" e che "oltre a danneggiare i cittadini ci mette in cattiva luce anche all'estero".


[Autore: Daniele]
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12/02/2009 15:10

14:58 A Imola scritte minacciose per il sindaco sul palazzo del Comune

"Merda di sindaco... portati a casa tua l'immondizia di Napoli". E' la scritta trovata questa mattina alle 7 dai custodi sul portone del palazzo comunale di Imola, città che riceverà nei prossimi giorni 3.000 tonnellate di rifiuti dalla Campania. Inoltre sul muro di una facciata dell'edificio era riportata la scritta 'La pagherai', e su un altro muro 'Muori'. Le scritte, tracciate con una bomboletta spray di colore azzurro, sono state cancellate dal personale di servizio dopo i rilievi della polizia.


[Autore: Daniele]
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12/02/2009 15:11

12:30 Rifiuti, martedì all'Europarlamento

La questione dell'emergenza rifiuti un Campania approderà martedì sera nella plenaria del Parlamento europeo. Lo ha hanno deciso questa mattina i presidenti dei gruppi parlamentari, accogliendo la richiesta avanzata dal gruppo Uen, del quale fanno parte An e Lega, di far riferire sulla vicenda la Commissione Ue. Il dibattito non sarà seguito dalla votazione di una risoluzione

11:57 Prodi: "Aiutiamo chi soffre. Serve solidarietà"

Il presidente del Consiglio torna a spiegare la funzione dell'Esercito nell'emergenza rifiuti in Campania e assicura che è esclusivamente logistica. "Il Paese ha l'obbligo di sollevare dalle sofferenze chi in questo momento sta subendo danni. I soldati - spiega Prodi - sono lì per aiutare una logistica complicata, per dimostrare che lo Stato (Militare) esiste e per dimostrare che nessuno può monopolizzare fasi così delicate come il trasporto dell'immondizia"


[Autore: Daniele]
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12/02/2009 15:12


Togliere le cime di una nave che attracca con l'autorizzazione del governo nazionale e regionale non è "civile dissenso".

pier luigi


Pierluigi, non fare anche tu l'errore di dimenticare chi, fino a notte tarda, è rimasto fuori dai cancelli del porto canale a testimoniare il proprio dissenso; non dimenticare anche tu che sabato mattina il Comitato popolare delle comunità contrarie al [strike]termovalorizzatore[/strike] inceneritore era sotto il Consiglio Regionale, insieme ai cittadini che credono in un'altra gestione dei rifiuti (e che praticamente sono stati ignorati). Per esprimere la mia contrarietà devo andare con Soru la domenica mattina al Poetto, come è stato fatto ieri? Eh? Tu che sei più navigato di me, dimmi cosa avrei dovuto fare.

Altra cosa: siamo realisti, sappiamo tutti che la nave avrebbe attraccato e scaricato i compattatori; dimmi tu che bisogno c'era di tenerla in rada fino al calar del sole, quando al porto canale c'erano poche decine di persone; che bisogno c'era di schierare la polizia in assetto anti-sommossa per pochi pacifici manifestanti. Gli indipendentisti erano là per un motivo, le destre per un altro, i cittadini non catalogati per colore per altri motivi ancora. Ma almeno qualcuno si è sforzato di capire PERCHE'?

Barbara


[Autore: Blixa]
[Modificato da Daniele.A. 12/02/2009 15:13]
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12/02/2009 15:13

Petizione

Statuto della petizione
Circa 6 mila tonnellate di rifiuti italiani stanno per arrivare in Sardegna per essere smaltiti dai centri presenti sul territorio Nazionale Sardo. Sottoscrivendo questa petizione i cittadini sardi, e non, esprimono la più ferma e netta contrarietà al progetto politico (la cui responsabilità ricade sulla classe politica autonomista e unionista) che, con la scusa di una presunta "solidarietà nazionale", favorisce e agevola la malavita organizzata e le sue connivenze con la classe politica italiana.
I sottoscrittori ribadiscono inoltre che solo attraverso azioni non-violente e di massa è possibile fermare questo scempio restituendo dignità al nostro territorio e cominciando a costruire un concreto futuro di libertà e prosperità.
I sottoscrittori che vorranno unirsi ai presidi non-violenti, organizzati da iRS, per impedire l'arrivo dei rifiuti, dovranno inviare per ragioni di riservatezza una mail al seguente indirizzo: no.rifiuti.italiani@gmail.com, specificando indirizzo mail e/o numero di cellulare al quale vogliono essere contattati.
Chiunque volesse avere semplici chiarimenti in merito alle posizioni prese da iRS riguado all'oggetto di questa petizione, può consultare il sito www.irs.sr o contattarci direttamente tramite la mail riportata sopra.



[Autore: Roberta]
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12/02/2009 15:14


Penso sia il caso a questo punto, per quel che mi riguarda, di fare il punto sulla situazione. Io personalmente propongo di lavorare su questi tre punti:

1 Ottenere da parte della Regione Sardegna:
  • dati certi sull'esatta quantità di rifiuti che arriveranno, sulla tempistica e le modalità del loro trasferimento e sulle destinazioni del loro smaltimento nel territorio regionale;
  • garanzie e controlli sulla qualità dei rifiuti inviati sull'isola;
  • dati precisi sui costi dell'operazione trasferimento e smaltimento.

2 Lavorare su proposte concrete da proporre e pubblicizzare per risolvere in maniera definitiva il problema rifiuti in Campania vedi lettera Fabio F. da Napoli e la soluzione che non si vuole di Marco M e altri.

3 Stilare a questo punto un contropiano per lo smaltimento rifiuti regionale fatto con tutti i dati precisi, soluzioni fattibili e costi reali che non preveda come soluzione finale l'incenerimento o termovalorizzazione per 200000/250000t/a dei rifiuti prodotti.

Sul come perseguire questi tre punti ho idee differenti aspetto un vostro commento per fare ulteriori proposte.
Sottolineo che continuo a non ritenere valida l'"operazione solidarietà" e non sto qui a ripetermi sui perchè.



da Su Connottu mi pare sia una proposta valida.. che dite?


[Autore: Daniele]
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12/02/2009 15:15

video in cui il prof. De Medici parla della situazione campana




[Autore: Daniele]
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12/02/2009 15:16



Togliere le cime di una nave che attracca con l'autorizzazione del governo nazionale e regionale non è "civile dissenso".

pier luigi


Pierluigi, non fare anche tu l'errore di dimenticare chi, fino a notte tarda, è rimasto fuori dai cancelli del porto canale a testimoniare il proprio dissenso; non dimenticare anche tu che sabato mattina il Comitato popolare delle comunità contrarie al [strike]termovalorizzatore[/strike] inceneritore era sotto il Consiglio Regionale, insieme ai cittadini che credono in un'altra gestione dei rifiuti (e che praticamente sono stati ignorati). Per esprimere la mia contrarietà devo andare con Soru la domenica mattina al Poetto, come è stato fatto ieri? Eh? Tu che sei più navigato di me, dimmi cosa avrei dovuto fare.

Altra cosa: siamo realisti, sappiamo tutti che la nave avrebbe attraccato e scaricato i compattatori; dimmi tu che bisogno c'era di tenerla in rada fino al calar del sole, quando al porto canale c'erano poche decine di persone; che bisogno c'era di schierare la polizia in assetto anti-sommossa per pochi pacifici manifestanti. Gli indipendentisti erano là per un motivo, le destre per un altro, i cittadini non catalogati per colore per altri motivi ancora. Ma almeno qualcuno si è sforzato di capire PERCHE'?

Barbara




Giusto per fare chiarezza.
Conosco bene la situazione dell'inceneritore di Ottana.
Sono in contatto col comitato della piana di Ottana e Sarule e ho collaborato all'organizzazione dell'arrivo di Paul Connet e Rossano Ercolini (se non li conosci vai su Google) a Ottana per l'incontro con Soru, Morittu e Dirindin.
Paul Connet è stato mio ospite a Carbonia a novembre 2006 (per la prima volta in Sardegna) e abbiamo organizzato una serie di incontri e passaggi radiofonico-televisivi per promuovere la filosofia RIFIUTI ZERO.
Insomma ci sono dentro, e ritengo che l'incenerimento dei rifiuti sia una MERDA.
Un gesto primitivo e mistificatorio.
Ritengo anche, e ho avuto modo di dirlo personalmente a Soru davanti a circa 1000 persone, che l'idea dell'inceneritore è una cagata. Proprio così.
Una cagata.
Possiamo mettere in campo scelte migliori, più virtuose e lungimiranti.
Certo la battaglia sarà dura.
E io farò la mia parte.
Nella mia città sto già lavorando tanto per Rifiuti e Porta a Porta.
Detto questo.... Napoli.
Credo credo che Soru abbia, in questo caso, assolto bene al ruolo di Governatore. Ha colto le difficoltà del Governo e si è assunto in pieno la responsabilità di dire si all'arrivo del conferimento che corrisponde alle quantità di un giorno di Cagliari e Hinterland. Non penso poi che chi ha il compito di governare debba, ogni volta, fare un referendum o peggio ancora un sondaggio.
Assume in pieno il ruolo che gli è stato affidato dagli elettori e ne risponde personalmente.
C'è da dare una mano.
E noi, attraverso il presidente Soru, che rappresenta tutti (ah quanto dobbiamo imparare dai paesi anglosassoni in questo caso) abbiamo dato una mano.
Poi fuori Bassolino, Jervolino ecc ecc.
Ma quelle immagini sono deleterie per tutti noi.
per tutti.
Anche per me e per te.
Di ben altro tenore le regioni del Nord che, oltre ad aver inquinato la Campania con i rifiuti tossici (Gomorra docet) hanno detto chi "no", chi "ci devo pensare".
Vergognosi!
Tutto qui
Questo è il mio pensiero.

Pier Luigi


[Autore: Ghigo Di Pasquale]
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12/02/2009 15:16

Grazie Pierluigi, è chiaro che siamo in civile disaccordo [;)] sulla questione attuale, ma non su quella della questione rifiuti (ho anch'io avuto il piacere di conoscere Connett, purtroppo non ancora Ercolini, che mi limito a leggere).
B.


[Autore: Blixa]
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12/02/2009 15:17


Grazie Pierluigi, è chiaro che siamo in civile disaccordo [;)] sulla questione attuale, ma non su quella della questione rifiuti (ho anch'io avuto il piacere di conoscere Connett, purtroppo non ancora Ercolini, che mi limito a leggere).
B.




[:((]

P.L.


[Autore: Ghigo Di Pasquale]
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12/02/2009 15:18

Un video dei tanti da Napoli.. nel mese di Maggio.. Emergenza Rifiuti


[Autore: DAniele]
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12/02/2009 15:19

Buongiorno per favore firmate quì....

www.firmiamo.it/no-alla-sardegna-immondezzaio-dell-italia

grazie


[Autore: Massimo]
[Modificato da Daniele.A. 12/02/2009 15:19]
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12/02/2009 15:20

nel caso si dice...per favore leggete e se siete d'accordo firmate [;)]
Io non firmerò.


[Autore: Manuela]
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12/02/2009 15:20

Ragazzi la petizione è stata già inserita nella discussione a pagina 7.
ho messo anche il perchè della petizione, in modo che sia chiaro il perchè si debba, o meglio si voglia, firmare.
il fatto che sia organizzata dall'IRS non significa che la firma supporti il no indipendentista.
quindi è vero, leggiamo bene il perchè della petizione.

.. Sottoscrivendo questa petizione i cittadini sardi, e non, esprimono la più ferma e netta contrarietà al progetto politico (la cui responsabilità ricade sulla classe politica autonomista e unionista) che, con la scusa di una presunta "solidarietà nazionale", favorisce e agevola la malavita organizzata e le sue connivenze con la classe politica italiana.

Manu...è ovvio che ognuno fa quello che crede in base al proprio pensiero!


[Autore: Roberta]
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12/02/2009 15:21

«Stop ai termovalorizzatori»
Intervista a Vincenzo Migaleddu membro dell?International society of doctors for the enviroment e consulente del Wwf

L?alternativa: raccolta differenziata, riuso se possibile e riciclo

I rischi per la salute legati alla diossina e alle nanoparticelle


SASSARI. Pacato, ma determinato, Vincenzo Migaleddu è da anni un po? il simbolo in Sardegna delle battaglie ambientaliste condotte con il rigore dei fatti e il sostegno della scienza. Medico radiologo, una lunghissima esperienza all?università di Sassari, Migaleddu è un autorevole consulente del Wwf e soprattutto membro dell?Isde, l?International society of doctors for the environment, i medici per l?ambiente. Ha collaborato con il laboratorio indipendente francese Criirad per studiare l?alta concentrazione di Torio 234 nell?arcipelago della Maddalena dove, fino a pochi mesi fa, esisteva una base per i sommergibili atomici Usa. Ma Migaleddu è stato soprattutto una delle anime della battaglia contro le scorie industriali. Un problema che, in questi giorni di rabbia e di polemiche, sembra sia stato completamente rimosso. Si tratta di trecentomila tonnellate di fumi di acciaieria che sbarcano nell?isola ogni anno per poi finire a Portovesme. Scorie che un decreto del governo Berlusconi - e mai messo in discussione dal governo Prodi - hanno denominato «materia prima secondaria» per poter essere ancora lavorate.
- Dottor Migaleddu, lei pensa la Sardegna possa sopportare l?arrivo dei rifiuti della Campania?
«Secondo quello che ha dichiarato nei giorni scorsi l?ingegner Raffaello Cossu al vostro giornale, parrebbe proprio di sì. E? un?affermazione che dovrebbe rassicurare l?allarmato presidente Soru e l?allarmista assessore all?Ambiente Morittu che intravedono, a breve scadenza, un?emergenza sarda simile a quella della Campania se non dovessero essere installati nell?isola nuovi termovalizzatori. In realtà Cossu sa molto bene che qui in Sardegna, su 850.000 tonnellate annue, si incenerisce già il 25% circa dei rifiuti, contro la media europea del 20% e quella statunitense del 10%. Il fatto è che il problema è complesso e non si può utilizzare il clima di paura per far passare soluzioni discutibili. Per esempio, quella dei termovalorizzatori».
- Perché tra i medici è diffusa l?opposizione al processo di incenerimento dei rifiuti?
«Per un motivo ovvio: la salute della gente. Mi spiego: Nonostante le innovazioni tecnologiche in materia di filtri, il particolato ultrafine - cioé le nanoparticelle al di sotto dei 0,1 micron - non viene abbattuto e negli impianti di incenerimento questo particolato rappresenta quasi l?80% delle emissioni».
- Emissioni altamente tossiche, quindi?
«Certo, stiamo parlando di metalli pesanti, di diossine e di furani. Anche la prestigiosa Accademia reale di ingegneria della Gran Bretagna ha posto l?accento sulla necessità di analizzare i problemi legati alla chimica e alla tossicità delle nanoparticelle».
- Esistono dati certi sul livello di pericolosità di queste nanoparticelle?
«L?Organizzazione mondiale della sanità, per quanto riguarda il particolato fine (2,5 micron), individua un incremento di tumori polmonari dall?8% al 14% per un aumento di soli 10 microgrammi per metro cubo di particolato nell?aria che respiriamo. Immaginiamo quali possono essere gli effetti di un incremento delle nanopolveri. Fatta questa premessa, vorrei dire che, per noi medici, il principio di precauzione è indispensabile quando non ci sono prove sulla bontà di una procedura».
- Ma allora cosa suggerite voi medici dell?Isde?
«Esistono alternative efficaci all?incenerimento e alle discariche. Il ciclo più virtuoso è senza dubbio quello delle «tre R» che parte dalla politica della differenziazione e prosegue con il riciclo associato al trattamento meccanico-biologico a freddo del differenziato residuo, che dovrà gradualmente ridursi».
- Ma ora si sta fronteggiando un?emergenza...
«Alle emergenze si arriva sempre quando non si seguono strade virtuose. E poi, anche nelle emergenze è importante non dimenticare le norme, come il decreto legge 263 del 2006, che istituisce le misure straordinarie per fronteggiare l?emergenza causata dai rifiuti campani. Per evitare pericolose tentazioni, il decreto fa riferimento, ai principi fissati nella carta di Aalborg sui diritti dei cittadini di essere informati ed esprimere la propria opinione».
- Il presidente Soru ha detto che la Sardegna ha un debito di solidarietà con la Penisola perchè dai nostri porti partono 480 mila tonnellate di rifiuti speciali, di cui 52 mila pericolosi. Le risulta questo dato?
«Non mi risulta che esistano dati recenti della Regione sui rifiuti speciali. Gli ultimi, se non sbaglio, risalgono al 2003 e i numeri riferiti in questi giorni non risultavano. Non vorrei che il presidente Soru si fosse confuso con le materie prime dell?attività di riciclo. Non avendo infatti in Sardegna impianti adeguati per questo tipo di lavorazioni, i rifiuti riciclabili vengono mandati fuori dall?isola per la loro trasformazione e valorizzazione. Questo potrebbe essere un ottimo suggerimento per la Regione perché predisponga impianti di compostaggio e di valorizzazione della carta, del vetro, della plastica e dell?alluminio, oltre a quelli dichiarati in questi ultimi giorni».
- Sta dicendo che ci viene sottratta una risorsa?
«Rispondo con una domanda: perché continuare a estrarre l?alluminio dalla bauxite, producendo circa un milione di tonnellate di fanghi rossi all?anno e un alto dispendio di energia, quando il metallo lo troviamo già estratto nelle lattine? Se quindi in quelle 480 mila tonnellate di cui si parlava prima sono contenuti i materiali postconsumo già riciclati e avviati alla valorizzazione, allora altro che solidarietà! Per la Sardegna si tratterebbe invece di una spoliazione di risorse».
- E se non si trattasse di rifiuti da riciclare?
«Se il presidente Soru si riferisce ad altri rifiuti speciali, ci faccia sapere da dove provengono e chi li produce. Non so, forse fa riferimento a quelle ceneri e gessi che provengono dalla combustione del carbone, sia di Endesa e sia dell?Enel. Allora ci sarebbe da analizzare un altro aspetto: quello della produzione di energia elettrica in Sardegna, usando i combustibili più sporchi quali il carbone e le peci fenoliche. I gessi si vorrebbero stoccare in una megadiscarica sotterranea nelle miniere di Nuraxi Figus, ma, mi dicono che per ora, buona parte finiscano nelle cementerie di Siniscola e di Samatzai per produrre il klinker».
- Nell?ultimo rapporto del Censis risulta che la Sardegna ha i parametri peggiori sulla salute della popolazione. Perché?
«La risposta sta nel fatto che la Sardegna è la terza regione italiana per produzione pro capite di rifiuti speciali. E questo grazie a un sistema industriale aggressivo legato a lavorazioni di base a basso valore aggiunto dove, oltre alle emissioni, persistono notevoli quantità di residui o di rifiuti industriali. E? una scelta di tipo politico che per i sardi ha un prezzo altissimo: nelle 18 aree a forte impatto ambientale, per lo più industriali, ma anche militari, nel sesso maschile c?è un tasso di mortalità indicizzato per età, per mille abitanti per anno superiore a quello della Penisola. Campania compresa».


..continua..


[Autore: Roberta]
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12/02/2009 15:22

...continua l'intervista..

- Dottor Migaleddu, lei, come consulente del Wwf, è stato in prima fila nella battaglia contro i fumi di acciaieria importati in Sardegna e ?lavorati? a Portovesme. Come mai si parla oggi di spazzatuta napoletana e non si parla delle centinaia di migliaia di tonnellate di scorie che arrivano ogni anno nell?isola?
«E? un problema gravissimo e irrisolto. Dobbiamo prendere atto che c?è una classe politica che incautamente ci espone anche all?arrivo di polveri sulle quali c?è perfino il sospetto di contaminazioni radioattive. Recentemente, infatti, c?è stato il caso del container contaminato con il Cesio 137 proveniente dalle Acciaierie Venete di Sarezzo e bloccato al porto di Genova prima di essere imbarcato per la Sardegna. Ma negli atti della Commissione parlamentare d?inchiesta sul ciclo dei rifiuti risultano testimonianze chiare e certe di rottami ferrosi radioattivi bruciati nelle fabbriche italiane e le polveri poi spedite in Sardegna. Secondo il Sisde e il Noe parte di questi rottami arriva perfino da centrali nucleari dismesse dell?est europeo. Peccato che, in occasione del referendum antiscorie, la destra ecologista non fosse ancora matura per capire questi problemi».
- In questi giorni, l?emergenza rifiuti della Campania è stata usata per ridare fiato ai sostenitori del termovalorizzatore di Ottana dopo che anche le istituzioni locali si erano convinte, grazie alla forte mobilitazione popolare, a rifiutare l?impianto.
«Penso che il Comitato delle comunità contrarie, e in particolare le istituzioni locali del Nuorese, abbiano fatto un percorso conoscitivo e culturale che ha permesso loro di comprendere un dato fondamentale: il problema dei rifiuti esiste nella malafede dei cattivi gestori. Si è capito benissimo che i materiali post-consumo all?interno di circuiti virtuosi, possono ritornare alla terra come compost (umido organico) o diventare materiale per creare altri oggetti (la carta, la plastica, il vetro e gli altri materiali). Anche le istituzioni del Nuorese stanno elaborando una politica delle tre erre (riduzione, riciclo e riuso) che permetterà di creare un circuito nel quale economia, occupazione e salute saranno un patrimonio collettivo. Il governare attraverso atti di forza o agutando lo spettro dell?emergenza Campania, serve per distogliere l?opinione pubblica dalle vere responsabilità dei gruppi dirigenti campani e coprire gli interessi - anche illegali - di poteri finanziari, imprese e camorra che hanno determinato tutto questo scempio. La solidarietà non c?entra niente».
- Insomma, per lei non ci deve essere spazio per i termovalorizzatori.
«Rispondo fornendo qualche cifra sul termovalorizzatore che a Cagliari ha bruciato i rifiuti napoletani. Parlo dell?impianto Tecnocasic. Ebbene, secondo quanto riferito dall?Apat, nel 2004 la struttura di Macchiareddu dichiarava di emettere 1,2 grammi di diossina l?anno. Cioé, 1.200 milligrammi l?anno. Stiamo parlando di 3,2876712 milligrammi al giorno. Traduciamo ancora in picogrammi (un miliardesimo di milligrammo) e arriviamo al risultato di tre miliardi, 287milioni, 671mila e 200 picogrammi al giorno. Se incrociamo questo dato con il tetto massimo di diossina tollerabile da un adulto di 70 chili (secondo l?Oms) è di 140 picogrammi, arriviamo a un risultato inquietante: la quantità di diossina emessa è tollerabile per una popolazione di quasi 23 milioni e mezzo di persone. E mi risulta che nel Cagliaritano gli abitanti siano molto meno...».
- Lei ha sempre sostenuto che i termovalorizzatori frenano la raccolta differenziata, ma ha criticato con forza anche il sistema delle incentivazioni pubbliche, il cosiddetto Cip6.
«L?esempio più drammatico lo abbiamo avuto proprio in Campania. Il business vero non è nella produzione di energia dall?incenerimento dei rifiuti, ma è nei certificati verdi. Prendiamo il business-plan della Urbaser per Ottana: nei primi undici anni, il 45% dei ricavi avrebbe dovuto arrivare proprio dai certificati verdi. E l?impianto l?avrebbero costruito i sardi con un prelievo dalle loro bollette di circa il 7%. Non mi sembra proprio un sistema virtuoso



[Autore: Roberta]
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