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Emergenza rifiuti? ora basta!

Ultimo Aggiornamento: 12/02/2009 16:32
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12/02/2009 16:15

io non ho parole. non riesco a trovare le parole per esprimere lo schifo che provo dentro. fa tutto schifo. al governo abbiamo un uomo che è nella merda non sa come gestire la grave situazione e si rimangia le parole. abbiamo giornalisti che lo intervistano e gli dicono anche grazie, sapendo che dice solo puttanate, invece di usare l'arma piu potente che si trovano ad avere, l'informazione. cazzo una reazione, una cazzo di reazione, ma cos ha in testa questa gente. non è Dio, non è niente lui.
ad annozero, si è parlato di rifiuti. tutti parlano di rifiuti, ma nessuno parla di soluzioni, di alternative.
hanno fatto vedere un servizio dove dei ragazzi napoletani dichiarano di aver votato berlusconi, perchè è l unico in grado si salvarli. questa è l'italia. e noi ce la dobbiamo tenere, finchè anche la pazienza umana avrà fine.



[Autore: Roberta]
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12/02/2009 16:16

Io penso che come si senta a Napoli la mancanza dello stato, si senta da poche altre parti. La camorra non è la povera gente sono le istituzioni, mi fa male vedere un posto che comunque sento mio ridotto in questa maniera. Siamo in pieno regime fascista con dei kapò (lui, loro si che sono kapò) che sanno fare il muso duro con i più deboli con gli exstracomunitari, con gli accattoni e non mandano gli squadristi dove davvero dovrebbero: AL GOVERNO. La maschera della democrazia non gli copre più il volto però. Sentire Berlusca che parla di legalità mi fa ribrezzo....ma come fa la gente a non rendersi conto, come fa? Il problema è la mancanza di integrità dei singoli, di tutti quelli che hanno accettato i piccoli compromessi che si nascondono dietro interessi più grandi, enormi...perchè così va il mondo. Non è più tollerabile nulla...



[Autore: Manuela]
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12/02/2009 16:18

informazione sbagliata

"...alla fine si contano alcuni feriti, un lancio di bombe molotov(??) e il monito del governo che, per bocca del ministro dell'Interno Roberto Maroni definisce "ingiustificabili" le "aggressioni" alle forze dell'ordine, riaffermando la decisione del governo di andare avanti con il piano varato dal Consiglio dei ministri."

informazione non di parte


"..Tra le 19,05 e le 20,20 i due schieramenti si sono solo fronteggiati. Poi la polizia, in tenuta antisommossa, ha iniziato a caricare. La scena sembrava surreale: a guardarli dall'alto, i poliziotti sembravano solo procedere in avanti. Ma chi era per strada ne ha apprezzato la tecnica. Calci negli stinchi, colpi alle ginocchia con la parte estrema e bassa del manganello. I migliori strappavano orologi o braccialetti. Così, nel vano tentativo di recuperali, c'era chi abbassava le mani e veniva trascinato a terra per i polsi. La loro avanzata non ha risparmiato nessuno. Mi ha colpito soprattutto la violenza contro le donne: tantissime sono state spinte a terra, graffiate, strattonate. Dietro la plastica dei caschi, mi restano nella memoria gli occhi indifferenti, senza battiti di ciglia dei poliziotti. Datemi voce e spazio. Perché si sappia quello che è accaduto. Lo stato di polizia e l'atmosfera violenta di questa sera somigliano troppo a quelli dei regimi totalitaristi. Proprio quelli di cui racconto, con orrore, ai miei studenti durante le lezioni di storia".

Elisa Di Guida
(docente di Storia e Filosofia - Napoli)"

ps
devo confermare ancora una notizia..gravissima.. una donna incinta che è stata scaraventata per terra si teme abbia perso il bambino. però è meglio confermarla. a domani


[Autore: Daniele]
[Modificato da Daniele.A. 12/02/2009 16:19]
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12/02/2009 16:18

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12/02/2009 16:19


Da Il corriere della sera (edizione on line):

Marta Di Gennaro, il nome di maggior rilievo nell'elenco degli arrestati. È lei che il 28 giugno 2007 telefona a Bertolaso dopo aver una riunione sulla discarica di Terzigno, e gli riferisce ciò che ha detto ai suoi interlocutori: «Noi stiamo parlando di una discarica da truccare e voi ci dovete aiutare».

Riguardo all'azione della magistratura: «Se è passato tanto tempo .... si commenta alla Protezione Civile ... forse non era così urgente procedere e rischiare di sfasciare tutto». In quel «tutto» pronunciato con enfasi c'è la trattativa condotta da Bertolaso e dal prefetto Alessandro Pansa, con i manifestanti di Chiaiano, cercando di accontentare l'ala dura e di soddisfare quella più dialogante. C'è la mediazione con i sindaci che hanno ceduto alla minaccia di commissariamento dei loro comuni. Alla fine il presidio che faceva paura è stato rimosso, i tecnici sono entrati nella discarica senza conseguenze e il governo ha potuto ostentare la vittoria.

Fra le intercettazioni:

"All'inizio non si può fare (riemepire la discarica di rifiuti tossici), perché c'è il rischio «che il primo Ortolani (Franco Ortolani, esperto che fa spesso da consulente ai comitati antidiscariche, e sta lavorando ora per i cittadini di Chiaiano) che passa ci manda tutto per aria".

E noi dovremmo collaborare con le istituzioni per farci riempire di materiali tossici, acconsentendo ad una discarica che sara' "truccata"?

Bertolaso a "Porta a Porta" per spiegare «a tutti i campani, soprattutto, che la Protezione civile ha sempre agito nell´interesse della

collettività».

Bertolaso sei ridicolo, fai un piacere alla democrazia.....dimettiti!!

Vergognatevi........il tutto sulle spalle di povera gente che ha fiducia nelle istituzioni che se protesta li prendete a manganellate e li

arrestate e poi li accusate di essere camorristi!!!! Ma andate a fare in culo!!!

Alziamo le barricate! Questi bastardi ci uccidono con i loro sporchi affari!!!!

Non permettiamolo!!





[AUtore: Daniele]
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12/02/2009 16:20


Esperto comitati: "A Chiaiano non si può fare la discarica"
"Nella cava di Chiaiano non ci sono le condizioni per realizzare una discarica che rispetti le normative europee". Lo ha detto Cosimo Barbato, direttore del dipartimento provinciale di Avellino dell'Arpa Campania, uno dei cinque esperti nominati dalle amministrazioni locali e dai comitati di cittadini per effettuare le verifiche all'interno del sito indicato come discarica per Napoli.
Da Repubblica.it






[Autore: Daniele]
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12/02/2009 16:21


A chiunque venga il desiderio di credere alle panzane assicuratrici di bertolaso, fate vedere questo video: Bertolaso come pinocchio






[Autore: Daniele]
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12/02/2009 16:21



Vorrei segnalare "LA PERLA" di oggi...

Da "la Repubblica.it"
13:04 Bocchino (Pdl): "Fregarsene di chi protesta"

"In tutto il mondo ci sono e vanno aperte anche lì. Dobbiamo fare discariche e termovalorizzatori, e ce ne dobbiamo fregare di chi protesta" afferma Italo Bocchino, capogruppo vicario alla Camera per il Pdl.





[Autore: Daniele]
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12/02/2009 16:22

Docente della Federico II si autodenuncia per resistenza contro il decreto rifiuti di Berlusconi

io mi autodenuncio perché non intendo rispettare il diktat legislativo
che vieta ai cittadini di opporsi alla realizzazione del piano per
uscire dall'emergenza rifiuti in Campania e perché ritengo lo stesso
un autentico atto criminale ai danni della società nel suo complesso.



Mi autodenuncio perché possa essere fermato in tempo prima che il
profondo senso di disgusto verso il comportamento di molte istituzioni
pubbliche monti fino al farmi abbandonare le pacate reazioni
intellettuali impostemi dalla mia cultura democratica. I nostri padri,
i nostri nonni mi hanno insegnato a combattere la violenza del potere
pagandone le conseguenze in prima persona così come fu per la grande
guerra di resistenza, e una frase, poi divenuta slogan, mi rimbomba
nella mente e ispira ogni mio pensiero: ora e sempre resistenza.


Angelo Genovese
Professore ordinario presso la Facoltà di Veterinaria
Università di Napoli Federico II°





[Autore: Roberta]
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12/02/2009 16:23

Chiaiano, ricominciano le proteste
Dalla Ue dubbi sul decreto rifiuti


Le parole del premier riaccendono gli animi nel quartiere già teatro di scontri
Una rivista specializzata: "Il provvedimento contestato dalla commissione Ambiente"
Chiaiano, ricominciano le proteste
Dalla Ue dubbi sul decreto rifiuti
Dal portavoce della Commissione un "no comment" che non smentisce
Il ministro Ronchi: "Non torniamo indietro, dovere morale risolvere il problema"

Chiaiano, ricominciano le proteste
Dalla Ue dubbi sul decreto rifiuti


Il vessillo della protesta a Chiaiano
NAPOLI - L'Ue ha molti dubbi sul decreto rifiuti, e si prepara a respingerlo. Lo scrive in esclusiva la rivista di banca Etica "Valori", che specifica anche i punti sui quale Bruxelles si opporrà. Una riunione decisiva in tal senso si è svolta ieri sera alla Direzione Generale Ambiente.

Scrive infatti la rivista: "Le obiezioni dell'Ue riguardano soprattutto gli articoli che contengono deroghe: alla Commissione non sono andati giù, in particolare, l'articolo 9 (relativo alle deroghe sulla valutazione di impatto ambientale per i siti che saranno adibiti a discariche) e l'articolo 18 (che prevede un lungo elenco di deroghe alla normativa vigente in materia ambientale, igienico-sanitaria, di prevenzione incendi, sicurezza sul lavoro, urbanistica, paesaggio e beni culturali).

I tecnici avrebbero sollevato le loro obiezioni direttamente ai rappresentanti del governo italiano a Bruxelles, indicando i punti critici del decreto. Va detto che il parere della Commissione europea non è vincolante per il governo di un paese membro. Naturalmente, però, qualora Berlusconi e suoi ministri decidessero di andare avanti e di non ascoltare i rilievi dell'Ue, si aprirebbe una procedura d'infrazione contro l'Italia. E sarebbe la seconda volta: il nostro Paese è già in procedura d'infrazione, e sempre per lo scandalo dei rifiuti".

Non smentisce il portavoce della Commissione, che si trincera dietro un secco "no comment". Ma è comunque utile ricordare che già all'indomani dell'approvazione del decreto Bruxelles aveva espresso numerosi dubbi, anche se il ministro Ronchi mostra di voler tirare dritto. "Certamente non torniamo indietro - ha sottolineato l'esponente di An - Risolvere la questione dei rifiuti a Napoli è un dovere morale ancora prima che politico e comunque le nostre iniziative sono in linea con lo spirito dell'Ue".

Ancora più brusca la reazione del ministro Calderoli, che non ha perso l'occasione per allargare la polemica. I presunti rilievi di Bruxelles, ha osservato, "hanno dell'incredibile" e dimostrerebbero che "le nostre perplessità sul trattato di Lisbona e la conseguente necessità di consultare il popolo erano fondate". "L'Unione europea - ha aggiunge il ministro della Lega - è stata creata per aiutare i Paesi membri, non per ostacolarli nella soluzione dei problemi e soprattutto delle emergenze, qual è quella di Napoli e della Campania".

Chiaiano, torna la protesta. Dopo le parole pronunciate da Berlusconi a Napoli si riaccende la tensione a Chiaiano, quartiere scelto per aprire una discarica da 700 mila tonnellate. Le analisi per verificare l'idoneità della cava ancora non sono concluse ma il premier ieri ha annunciato che a Chiaiano "la discarica si farà. Tutte le nostre relazioni tecniche ci indicano che la cava è adeguata".

Affermazioni che sono detonate come bombe tra la popolazione del quartiere che si prepara a una nuova prova di forza con la polizia dopo gli scontri dei giorni scorsi. Al presidio sulla piazza la voce comune è una sola: "E' una dittatura. A che servono i rilievi dei tecnici se hanno già deciso?"

Domani 5.000 in piazza. Per domani la gente di Chiaiano ha organizzato una manifestazione a cui è annunciata la presenza di cinquemila persone. Davanti al palco allestito per gli oratori, un cartello con una croce nera è appeso ad un balcone. C'è scritto: "Scendiamo tutti in piazza se non vogliamo finire così".

Quaranta roghi di immondizia. Nonostante gli appelli, anche del presidente della Repubblica, continuano i roghi della spazzatura. Oltre quaranta cumuli di immondizia sono stati dati alle fiamme nella notte tra Napoli e provincia, a Casoria, Afragola, Giugliano e Secondigliano.

Avellino in corteo per protesta. Anche Avellino dice "no" alle discariche. Stamane circa 500 manifestanti, insieme ad una decina di sindaci della provincia, sono scesi in strada per respingere l'ipotesi di aprire una discarica da 700 mila metri cubi sull'altopiano del Formicoso, tra i comuni di Bisaccia, Vallata e Lacedonia. "L'Irpinia non può diventare la pattumiera della regione", dicono i manifestanti che hanno concluso la protesta davanti all'impianto di trattamento dei rifiuti di Pianodardine. "Le scelte del governo - osserva un leader del corteo - penalizzerebbero definitivamente il futuro di comunità che molto ha investito su ambiente, zootecnia e prodotti alimentari".



[Autore: Daniele]
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12/02/2009 16:23

Il professor Franco Ortolani, Ordinario di Geologia all?Università di Napoli Federico II e componente del Comitato Tecnico proposto dai Comuni e autorizzato a seguire gli accertamenti tecnici relativi alla idoneità geologica del sito della cava del poligono di Chiamano, mi ha scritto. Il suo bersaglio è l?informazione de "La Repubblica". Il grande sponsor del PD e di Bokassa Bassolino.

?Allego una nota relativa alle notizie false divulgate dal quotidiano "La Repubblica" in data odierna. Il Commissariato di Governo è stato costretto ad emettere un comunicato di precisazione che conferma quanto sintetizzato nella nota che vi allego.
Dopo questi eventi strani che coinvolgono un prestigioso quotidiano nazionale, che impegna ben quattro pagine nazionali e locali, ci si chiede: perchè accadono fatti simili banali, sciocchi ma estremamente preoccupanti? Chiaiano: perchè il quotidiano ?La Repubblica? diffonde notizie false?
La Repubblica? odierna (9 giugno 2008) in ben due articoli a pagina 16 e nella prima pagina dell?inserto regionale campano, preannunciati in prima pagina nazionale, diffonde notizie palesemente false circa i risultati delle indagini geologiche in corso nella cava del Poligono di Chiaiano inserita tra i siti in cui realizzare una discarica per rifiuti urbani e pericolosi nell?ambito del DL 23 maggio 2008, n. 90.
Sono riportate notizie false circa la natura delle rocce attraversate dal sondaggio: fino a ieri, infatti, non è stata riscontrata la presenza di lava nel sottosuolo.
Anche se ciò si verificasse, come accaduto oggi pomeriggio (9 giugno 2008), deve essere ben chiaro che la lava non costituisce un livello impermeabile in quanto sempre fratturata, bollosa e discontinua. Del resto il sottosuolo del Somma-Vesuvio, costituito da vari livelli di lava, rappresenta un importante e ben noto serbatoio idrico sotterraneo che alimenta anche usi idropotabili.
Deve essere ben chiaro a tutti i cittadini che fino ad oggi 9 giugno 2008 non si è reso disponibile nessun nuovo dato, tranne la stratigrafia del sottosuolo grazie alla perforazione che deve raggiungere la falda idrica, non ancora rinvenuta ad oltre 120 m di profondità dal piano campagna; quest?ultimo si trova a quota superiore di circa 15 m rispetto al fondo della cava (+180 mslm).
Nella relazione elaborata dallo scrivente, la falda, sulla base dei dati bibliografici, è prevista a circa 150 m dal fondo della cava.
I cittadini devono sapere che le rocce presenti nel sottosuolo sono caratterizzate da una notevole permeabilità per porosità e fatturazione evidenziata anche dal loro comportamento durante le copiose precipitazioni piovose dei giorni scorsi (6 e 7 giugno); benché siano caduti circa 100 mm di acqua piovana (in un anno ne precipitano mediamente circa 800 mm) le rocce costituenti il fondo della cava del poligono hanno assorbito agevolmente l?acqua smaltendola rapidamente verso la sottostante falda.
E? assolutamente falso, quindi, l?affermazione che nel sottosuolo vi siano rocce impermeabili.
I cittadini si chiederanno: ma perché un prestigioso quotidiano come ?La Repubblica? diffonde notizie palesemente false in un momento delicato, pieno di preoccupazioni e di attenzioni?
La Repubblica è stata ingannata da qualcuno che ha ?venduto? al giornale notizie false o sta autonomamente creando confusione, sconcerto e sta aggravando lo stato di non credibilità dei rappresentanti delle istituzioni seminando prematuri allarmismi nel tentativo di avvalorare una insostenibile e anomala scelta (la discarica nella cava di Chiaiano) fatta, come è noto, senza alcuna istruttoria tecnica propedeutica e preliminare?
Per concludere si afferma che il ?carotaggio? non è terminato come sostiene ?La Repubblica? e che nessun nuovo dato, accertato e validato da geologi competenti e non da burocrati pasticcioni, è emerso.
Come cittadino stigmatizzo il comportamento de ?La Repubblica? che pure riceve finanziamenti pubblici e richiamo l?attenzione delle persone istituzionalmente preposte a garantire una corretta informazione affinché adottino tutti gli interventi necessari e tesi a tutelare una corretta e verificabile informazione.? Prof. Franco Ortolani, Napoli 9 giugno 2008




[Autore: Daniele]
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12/02/2009 16:24

l carico, di origine ospedaliera, è stato isolato
e sarà trattato in un apposito impianto speciale
Tracce radioattive tra i rifiuti
destinati a Savignano Irpino
Sequestrati 40 quintali di materiale pericoloso: veniva da Foggia
a bordo di due tir per essere smaltito illecitamente in Campania

Tracce radioattive tra i rifiuti destinati a Savignano Irpino

I militari presso la discarica di Savignano Irpino
ROMA - Tracce di materiale radioattivo - in particolare iodio 131 - sono state trovate in un carico di rifiuti che doveva essere portato nella discarica di Savignano Irpino. Il carico, ha reso noto un portavoce del sottosegretario Guido Bertolaso, è stato immediatamente isolato e portato in un altro sito per essere smaltito in appositi impianti. Si tratta di rifiuti di provenienza ospedaliera: lo iodio 131, infatti, è una sostanza usata in medicina, ma non pericolosa tanto che viene somministrata ai pazienti in ospedale.

Il sottosegretario ha anche avviato una procedura per risalire ai responsabili del deposito illegale, presentando una denuncia all'autorità giudiziaria. Le tracce radioattive, sottolineano a Savignano Irpino, sono state rilevate "grazie alla capillare capacità di controllo di tutte le componenti che operano presso la discarica, forze dell'ordine, vigili del fuoco ed esercito".

Nel carico infatti sono stati trovati alcuni rifiuti di origine ospedaliera su cui sono state rilevate le tracce di una "lieve anomalia radioattiva". "E' evidente - dicono dalla struttura di Bertolaso - che i rifiuti ospedalieri devono essere smaltiti, come previsto dalla legge, attraverso una filiera completamente diversa da quella prevista per i rifiuti solidi urbani". Il direttore dell'impianto, Liberato Imperato, ha però smentito la presenza di materiale radioattivo, ammettendo solo rifiuti impropri come bende e cateteri.

In Campania sono stati inoltre sequestrati oggi dai carabinieri quaranta quintali di rifiuti pericolosi, destinati ai siti della Regione perché fossero smaltiti illecitamente. Il carico era trasportato da due tir provenienti dalla provincia di Foggia e diretti in Alta Irpinia.

Per sfuggire ai controlli i due conducenti, entrambi pregiudicati e residenti a Cerignola (Foggia), stavano transitando sulla dismessa statale dell'Ofantina, quando sono stati fermati a un posto di blocco. I due autisti non hanno voluto fornire spiegazioni sul carico: sono stati individuati materiale ferroso, batterie esaurite, profilati di eternit, scarti di rame.

Negli ultimi mesi, il comando provinciale dei carabinieri ha sequestrato circa 70 mila metri cubi di rifiuti pericolosi e ha denunciato 50 persone, molte delle quali con numerosi precedenti penali, originarie delle province di Caserta, Salerno e Napoli.

Intanto, i benefici derivanti dallo sversamento a Savignano tardano a farsi sentire. Se la situazione a Napoli città tende a migliorare con 1900 tonnellate di rifiuti ancora a terra, così non è per la provincia, specie per l'area flegrea e quella vesuviana. Ne risente anche il turismo degli scavi archeologici: a Ercolano ci sono cumuli enormi vicino alle Ville Vesuviane, agli Scavi Archeologici e nell'area mercatale di via IV Novembre. Il sindaco, Nino Daniele, denuncerà la grave crisi in cui versa la città vesuviana domani a Napoli nell'incontro in programma con il sottosegretario Bertolaso. Nel Casertano ci sono state nuove proteste, con un corteo antidiscarica cui hanno preso parte centinaia di persone.




[Autore: Daniele]
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12/02/2009 16:24

In un carico una busta con iodio 131, proveniente da una struttura sanitaria
L'Italia risponde: "Fornite garanzie". E dopo poco il blocco viene revocato
"Tracce radioattive dalla Campania"
Amburgo, stop temporaneo ai rifiuti

"Tracce radioattive dalla Campania"
Amburgo, stop temporaneo ai rifiuti

AMBURGO - La città di Amburgo ha sospeso temporaneamente, ieri e fino al pomeriggio di oggi, lo smaltimento dei rifiuti campani, dopo aver trovato in un carico tracce di radioattività superiori ai normali livelli riscontrati nell'ambiente: probabilmente, una busta contenente esami radiologici, o altri materiali provenienti da una struttura sanitaria. Ma dopo poco, avute rassicurazioni dalle autorità italiane e dagli uffici del commissariato straordinario della regione, il blocco è stato revocato.

Il primo a rivelare lo stop è stato Reinhard Fiedlier, il portavoce della società che smaltisce l'immondizia proveniente dalla regione italiana. Poi sono giunte le parole del ministro dell'Ambiente della città-stato anseatica, Anya Hajduk, che ha detto che lo smaltimento sarebbe ripreso solo dopo aver ricevuto dall'Italia a garanzia scritta che tutti i carichi di rifiuti diretti ad Amburgo saranno controllati all'origine contro la radioattività.

Poco dopo, è arrivata la replica del commissariato campano: "Abbiamo già dato tutte le rassicurazioni e le garanzie" necessarie; e inoltre "tutti i carichi in partenza saranno ulteriormente controllati" anche con l'impiego di "nuclei speciali dei vigili del fuoco". E così, dopo qualche ora, l'incidente si è chiuso. Ecco la lettera con cui l'autorità per lo Sviluppo urbano di Amburgo ha comunicato la fine del problema: "A seguito delle rassicurazioni inviate oggi dal Commissariato a Napoli relative ai controlli contro la radioattività che verranno fatti su ogni singolo container da parte di nuclei specializzati Nbcr dei vigili del fuoco, viene revocato il blocco temporaneo ai trasporti deciso il 5 giugno".

Quanto al livello di radiottività riscontrato nel carico incriminato, per il portavoce della società tedesca "è paragonabile a quello delle radiazioni cosmiche a cui sono esposti gli aerei che volano a una quota di diecimila metri di altezza". In termini assoluti, ha proseguito, "se il normale livello di radiattività riscontrato nell'ambiente è di 0,1 unità, il livello che abbiamo trovato nel container era di otto unità". Fiedlier ha però minimizzato i rischi per la popolazione. Le tracce di radioattività sono state infatti riscontrate in appena un metro cubo di rifiuti in cui erano presenti liquidi contaminati con lo iodio 131 che dovranno essere smaltiti separatamente. "Il caso dello iodio non è un fenomeno tipicamente italiano - ha sottolineato - si verifica ad Amburgo almeno 10 volte all'anno".

In questo caso, secondo quanto avrebbero ricostruito i tecnici del Commissariato, si tratta dello iodio che viene utilizzato sia nelle scintigrafie per il cancro alle ossa sia nel trattamento farmacologico del cancro alla tiroide: ed è proprio da questo trattamento che proverrebbero i rifiuti poi inviati in Germania.

Il contenuto di questo particolare container, ha precisato il portavoce, è stato già smaltito, ma in uno speciale impianto utilizzato per le sostanze radioattive. Una procedura, questa, ha aggiunto, che costerà "qualche migliaio di euro in più all'Italia".

Intanto, anche sul piano politico, il tema rifiuti continua a rimanere caldo. Dopo il botta e risposta col presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che aveva indicato come molti dei rifiuti tossici finiti in Campania provengano da aziende del Nord, oggi la Lega ha presentato un emendamento al decreto rifiuti, in cui viene chiesto che la regione ora governata da Antonio Bassolino restituisca soldi impiegati per far fronte all'emergenza. Si tratta di 150 milioni di euro che, secondo il provvedimento, vengono presi dal Fondo per le aree sottoutilizzate. Il Carroccio propone invece una sorta di prestito (con tanto di contratto da stipulare dal notaio) da parte dello Stato di quei soldi alla regione che, entro 20 anni, è tenuta a ridare il denaro.




[Autore: Daniele]
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12/02/2009 16:25

La storia dei traffici illeciti dal Nord al Sud è documentata dagli atti
delle Commissioni e fu denunciata nel 1995 da manager e parlamentari
"Bolle false e finti trattamenti
così camuffiamo i veleni"
Parla un broker della monnezza: questa truffa è nota a tutti
di CARLO BONINI

"Bolle false e finti trattamenti
così camuffiamo i veleni"


Ci sono ancora tonnellate di rifiuti nelle strade di Napoli
ROMA - "Il presidente della Repubblica ha ragione. La Campania è stata per molti anni la pattumiera del nord. E dico anche, mi scuseranno i napoletani, che come questo sia stato possibile è ormai il segreto di Pulcinella". L'uomo ha l'accento marcato delle valli lombarde. Ha meno di 40 anni e da più di 15 sposta e spinge rifiuti da un estremo all'altro del Paese. Chiede l'anonimato, perché qualche problema di giustizia lo ha già avuto e non intende averne altri. Perché di "monnezza", pericolosa o innocua che sia, speciale o meno che sia, ci campa.

Gli imprenditori come lui li chiamano "broker". Intermediano tra il rifiuto che caricano e la discarica in cui lo sversano. Al committente, pubblico o privato, offrono un servizio chiavi in mano: trasporto, conferimento e smaltimento. Formalmente, "clean", pulito, proprio come vuole la battuta di Toni Servillo nel film "Gomorra". Ma che lo sia davvero, "clean", questo dipende solo da loro. Perché l'industriale che firma per lo smaltimento di fanghi, vernici, acidi o altri residui di lavorazioni tossiche non vuole e non deve sapere che fine quei rifiuti faranno. Perché non vuole e non deve portarne la responsabilità per eventuali danni alle persone e all'ambiente. Dal sistema ci guadagnano o quantomeno ci hanno guadagnato tutti i protagonisti del ciclo. L'imprenditore che dimezza il costo di smaltimento. Il broker che ricarica sui costi fino al cinquanta per cento. La discarica non autorizzata che interra i veleni.

Di aziende di "intermediazione rifiuti" in Italia ce ne sono almeno un migliaio. "Di fatto - spiega il nostro broker lombardo - parliamo sempre delle stesse cinquanta persone cui quelle società, in un modo o in un altro, fanno capo". La storia dei traffici illeciti di rifiuti nord-sud documentata dagli atti parlamentari delle diverse commissioni di inchiesta è quella di indagini a loro modo esemplari come "Re Mida" o "Eldorado". E' quella che, a partire dal 1995, denunciarono con forza e nel completo disinteresse parlamentari come Massimo Scalia (presidente della prima commissione di inchiesta sui rifiuti) e quindi manager coraggiosi come Roberto Cetera e Lorenzo Miracle di "Ecolog" (la società del gruppo Fs che in sette anni di emergenza ha smaltito circa due milioni di tonnellate di rifiuti in Germania), oggi costretti agli arresti domiciliari dall'accusa della procura di Napoli di aver commesso ciò contro cui hanno pubblicamente combattuto in solitudine per anni (traffico illecito di rifiuti), a cominciare dalla denuncia del ruolo opaco dei centri di stoccaggio e trasformazione umbri, per finire alle società di trasporti campane.

Il broker lombardo sorride. "Il Sistema del traffico illecito dei rifiuti ha sempre camminato su due gambe. Il trasporto su gomma e l'intermediazione fasulla dei centri di stoccaggio e trasformazione. Da questo punto di vista, ovviamente i treni per la Germania sono sempre stati visti come fumo negli occhi. Detto questo, il Sistema non ha funzionato sempre nello stesso modo. E' andato affinandosi con il tempo. Cambiavano le leggi in senso restrittivo, si trovavano nuovi mezzi per aggirarle".

In principio - correvano i primi anni '90 - fu davvero "l'età dell'oro". Nessun controllo, libera circolazione dei mezzi lungo l'Autosole. "Per un chilo di rifiuti tossici, l'industriale del nord arrivava a pagare anche 600 lire. Il costo effettivo per lo smaltimento nelle discariche campane era tra le 20 e le 30 lire. L'utile, dunque, di circa il 90 per cento". A Pianura finirono i fanghi venefici dell'Acna di Cengio e Dio solo sa cos'altro, se è vero come è vero, racconta l'uomo, che "in una discarica di Giugliano venivano interrati direttamente i cassoni dei camion che arrivavano dalla Lombardia, dal Veneto, dal Piemonte".

Poi venne approvato il decreto Ronchi, cominciò l'emergenza campana e le cose, almeno apparentemente, si complicarono. Ai rifiuti (quale che ne fosse la natura) venne attribuito un codice di identificazione che avrebbe dovuto consentire di tracciarne il percorso dalla sorgente alla foce. Per impedire ai committenti di dichiarare in partenza rifiuti diversi da quelli che venivano caricati e alla discarica di accettare monnezza per la quale non era autorizzata allo smaltimento.

Il Sistema si adeguò. "I trucchi erano e restano a tutt'oggi due. Il primo si chiama "girobolla". Il secondo, che ne è una variante, è lo "scarico di conferimento"".
Il girobolla funziona come il gioco delle tre carte. "Il rifiuto pericoloso esce dalla fabbrica del nord con un codice e una destinazione finale. Diciamo in Campania. Lungo la strada si ferma almeno due o tre volte in altrettanti impianti di stoccaggio e trasformazione, che sono per lo più concentrati tra Toscana e Umbria. In questi centri, al trasportatore viene consegnata una nuova bolla di accompagnamento che non è più quella originaria, ma un documento di trasporto che certifica, in modo falso, che il carico di rifiuti è stato trattato e trasformato in innocuo materiale di recupero. In realtà, l'immondizia non è mai scesa dal camion. Ma quando arriva in discarica può essere accolta perché risulta essere altro da ciò che è".

L'industriale a monte è libero da ogni sospetto o seccatura perché avrà da mostrare un documento che attesta il trattamento intermedio di quei rifiuti e per la stessa ragione lo saranno il broker e la discarica che quei rifiuti ha interrato. Lo "scarico di conferimento" è ancora più semplice. Nel centro di stoccaggio e trasformazione il carico di rifiuti cambia di mano. "Il camion che ha fatto la prima tratta se ne torna indietro e la responsabilità dello smaltimento diventa del centro di stoccaggio. A questo punto arrivano i camion dal sud. Caricano e sversano dove solo loro sanno. In Campania o anche in regioni limitrofe".

Il finto declassamento dei rifiuti o il loro passaggio di mano rendono di fatto irrintracciabile la reale origine del carico e la sua effettiva destinazione. Fanno da diga tra chi i veleni li produce e chi li interra. Dice l'uomo: "Faccio un esempio per far capire come andassero le cose ancora nel 2003. Milano era in piena emergenza e l'Amsa conferiva i suoi rifiuti solidi urbani, dunque non nocivi, in Campania, dove però era scoppiata a sua volta l'emergenza. A Napoli, l'allora commissario straordinario vietò l'importazione di rifiuti da altre regioni, ma con il meccanismo del conferimento dei rifiuti a centri di stoccaggio intermedi i rifiuti milanesi continuarono ad affluire nella discarica di Trentola Ducenta, in provincia di Caserta".



[Autore: Daniele]
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12/02/2009 16:26

..segue

Tutti sapevano. Tutti sanno. Compresi, evidentemente, chi i carichi velenosi li trasporta. "Loro sono davvero le ultime ruote del carro. Lo fanno per mangiare. I camion fanno una prima tratta da sud a nord trasportando merci regolari e per non tornare indietro vuoti caricano immondizia. Quale che sia". Del resto, i controlli lungo il tragitto pare non spaventino proprio nessuno. "Un conto è essere bloccati dalla Forestale o dai carabinieri del Nucleo di tutela ambientale. Ma questo succede soltanto quando si è finiti in un'indagine, magari si è stati intercettati e si sa quale è il camion da fermare. Un altro conto è essere controllati dalla polizia stradale. Il camion viaggia chiuso e se i pesi sono rispettati e le bolle di accompagnamento sono a posto, nessuno andrà ad aprire i cassoni per vedere se davvero ciò che c'è dentro è o meno materiale nocivo. E il gioco è fatto".


mi vien da dire.. MA VA!?!




[Autore: Daniele]
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12/02/2009 16:27

Ragazzi questa notizia credo sia degna di nota, soprattutto da prendere da esempio e portarla come soluzioni alle nostre amministrazioni che sembra non vedano altro che termovalorizzatori come soluzione ai rifiuti.

Quì l'articolo

Buon weekend a tutti!

Tommaso[;)]




[Autore: Tommaso Masciari]
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12/02/2009 16:27


Solidarietà per Napoli…


…mi sono incazzato non poco per aver saputo che sul Mattino c'era la foto di Fabio con scritto "i disoccupati protestano..."


Filmato:

video.google.it/videoplay?docid=-208373301529355359&hl=it



Tutta la discussione:

beppegrillo.meetup.com/10/boards/thread/5091848/0/


Mario Pizzorno.





[Autore: DAniele]
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12/02/2009 16:28

Mentre i tg parlano di tette e culi..leggete qui




Così ho avvelenato Napoli.


Le confessioni di Gaetano Vassallo, il boss che per 20 anni ha nascosto rifiuti tossici in Campania pagando politici e funzionari




...si legge "I primi clienti li ha raccolti in Toscana, in quelle aziende fiorentine dove la massoneria di Licio Gelli continua ad avere un peso. I controlli non sono mai stati un problema: dichiara di avere avuto a libro paga i responsabili. Anche con la politica ha curato rapporti e investimenti, prendendo la tessera di Forza Italia e puntando sul partito di Berlusconi........E 42 giorni dopo Nicola Cosentino, il più importante parlamentare da lui chiamato in causa, è diventato sottosegretario del governo Berlusconi."




[Autore: Sandro]
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12/02/2009 16:29

Non ho capito bene se De Magistris viene trasferito a Napoli.. speriamo bene! [SM=g10342]



[Autore: Daniele]
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Sesso: Maschile
12/02/2009 16:32



" La terra in cui viviamo è la terra dei fuochi. E di certo, non è stata una nostra invenzione.
Tantomeno, una nostra scoperta ...
D'ora in poi, però
- grazie a quanto abbiamo fatto -
mai più nessuno potrà nascondersi
o giustificarsi dietro un banale "non è vero, non sapevo, non
immaginavo". Nessuno!
"

La Terra dei Fuochi

Così apre un sito trovato sul forum del MU di Napoli.. vi consiglio di visitarlo..
serve per restare informati,
serve per restare aggiornati,
serve per non dimenticare che nulla è cambiato
.

Grazie




[Autore: Daniele]
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